Alla domanda “A cosa serve una salvietta rinfrescante?” credo che risponderemmo quasi tutti che si usa per detergere, in particolare le mani, ed eventualmente per profumare.
L’immagine sulle bustine distribuite da Alitalia suggerisce invece il significato letterale “rendere più fresco”, simboleggiato da un ventilatore.
Tra i viaggiatori l’uso delle salviettine è ormai più che noto e non c’è bisogno di spiegazioni (ad es. British Airways si limita a scrivere towelette), altrimenti si potrebbe dubitare dell’efficacia dell’immagine per chi non parla né italiano né inglese ma una lingua in cui non c’è alcuna associazione tra il concetto di abbassare la temperatura e quello di lavarsi.
Curiosa anche la scelta di scrivere Per rinfrescarsi le idee sull’altro lato della bustina perché è un’espressione figurata che spesso viene usata in modo ironico o addirittura sarcastico: mi pare più adatta in un contesto di compagnia aerea low cost.
Da una compagnia di bandiera mi aspetterei invece comunicazioni più lineari, facilmente comprensibili anche per viaggiatori non di madrelingua. Ma, a parte me, probabilmente nessun altro perde tempo a leggersi le bustine!
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Vedi anche: Alitalia, politici ed eleggibilità.
Luca V:
Forse volevano cogliere l’occasione per “rinfrescare” l’immagine della compagnia 🙂
Licia:
@ Luca V, si potrebbe anche suggerire a hostess e steward di “rinfrescare” la dizione: alcuni di loro hanno un accento romano che in un contesto informale può risultare simpatico ma a livello professionale è decisamente troppo marcato (penso ad es. ai passeggeri stranieri).
Lezione numero 1: si dice cabina e non caBBina…
Luca V:
Be’ il “raddoppio” è un difetto di dizione che certamente m’appartiene, ma sono pienamente d’accordo con te!
Licia:
Un forte accento brianzolo sarebbe stato ancora peggio 😉
Non volo spesso con Alitalia ma troppe volte mi è capitato di assistere a comportamenti del personale di cabbina decisamente fuori luogo e per nulla professionali, ad es. anni fa un passeggero inglese che chiedeva vino bianco al posto di quello rosso si è sentito rispondere, con tono scortese e fortissimo accento, “What’s wrong with red wine?”. Un’altra volta mi è capitato di essere seduta in ultima fila su un volo Alitalia e per buona parte del tempo mi sono dovuta subire una conversazione di due steward infarcita di un tale repertorio di oscenità e parolacce da fare veramente impallidire… E l’elenco potrebbe continuare.