Ieri dicevo che Cerchie, il nome italiano del servizio Circles di Google+, mi sembra una scelta terminologica efficace. Torno sull’argomento perché so che è un punto di vista che non molti condividono.
Le informazioni ufficiali in italiano sul progetto Google+ sono uscite in contemporanea a quelle in inglese, eppure c’è chi ha iniziato e continua a riferirsi alla funzionalità Cerchie usando l’inglese o chiamandola invece Circoli o Cerchi.
Sono un po’ perplessa ma non stupita perché spesso succede che alcuni dei cosiddetti early adopter e influencer descrivano un nuovo servizio o prodotto software riferendosi alla versione inglese, senza verificare la terminologia già disponibile nella propria lingua (non in questo caso, ma a volte lo fa addirittura chi si occupa della comunicazione del prodotto!).
Immagino possa essere successo anche per Circoli e Cerchi, traduzioni letterali e molto generiche che non hanno i vantaggi di Cerchie ma che probabilmente “suonano meglio” a chi è meno abituato a ragionare sulla lingua e sulla terminologia.
Ho letto anche qualche commento di chi invece usa il termine italiano Cerchie ma stigmatizza la traduzione definendola “terribile”, “pessima”, “maccheronica”, “penosa”, “orrenda”, “pedestre” ecc., senza però motivare il proprio giudizio. C’è anche chi si lamenta del “richiamo tipicamente dantesco del termine” (dimenticando che quelli dell’Inferno erano cerchi), chi trova che sappia di “ghettizazione [sic] e puzza sotto al naso“ e chi scherzosamente rileva addirittura un “sentore vagamente massonico”.
A me non sembra che la parola cerchia abbia connotazioni negative e sia associabile a un registro particolare. Che si tratti semplicemente di idiosincrasie di tipo estetico?
E forse a volte ci si fida un po’ troppo della propria conoscenza non solo dell’inglese ma anche dell’italiano, basti pensare alla proliferazione di calchi e falsi amici come Favoriti e bottone, anche se i termini effettivamente usati nei prodotti sono ben diversi.
Per concludere, vorrei chiarire che non conosco i terminologi di Google ma immagino che nelle decisioni per i nomi “ad alta visibilità” come questo siano coinvolte varie persone e che il lavoro terminologico sia basato anche sull’analisi di informazioni aggiuntive non sempre disponibili a chi poi critica le soluzioni adottate. Per solidarietà di categoria (il lavoro oscuro del terminologo!), tra i vari esempi della mia esperienza in Microsoft mi viene in mente la scelta di barra multifunzione per Office 2007 e le lamentele di chi avrebbe preferito Nastro, ignorando che il termine inglese Ribbon è invece alquanto arbitrario…
Ovviamente non si può pretendere che chi si occupa di altro abbia la stessa sensibilità linguistica di un terminologo o di un traduttore, però da chi vorrebbe essere autorevole ci si aspetterebbe perlomeno una verifica delle fonti, senza dare per scontato, come purtroppo fanno alcuni, che nessuna versione localizzata sia mai all’altezza di quella originale.
Per migliorare la comunicazione sarebbe inoltre auspicabile una maggiore “educazione terminologica”, non solo all’interno delle aziende. Wishful thinking?!?
Vedi anche: Alternative a blog, chat, newsletter, spamming? – 2 (possibili problemi dei progetti terminologici in crowdsourcing dovuti a mancanza di conoscenze linguistiche specifiche).
…
.mau.:
il buffo è che io uso l’interfaccia inglese (per abitudine) ma parlo lo stesso di cerchie…
Licia:
@.mau. ma tu sei uno che ragiona!! 😉
SuomItaly:
Anche a me cerchie piace anche se potrei usare circoli. Mi sembra però che il primo renda meglio il concetto.
Mi piace molto meno cerchi.
Ad ogni modo anche io uso l’interfaccia in inglese 🙂
linus:
Bah, concordo: non capisco proprio perchè “cerchia” debba suonare negativo. Di solito poi si usa proprio relativamente alle (diverse) cerchie di amici, non saprei immaginare un termine più adatto!
garethjax:
A me sembrano termini equivalenti “cerchia” e “circolo” nell’ambito di Google plus.
La cerchia di amici è un gruppo delimitato di persone di cui mi fido.
Il circolo è un posto dove vado a trovare delle persone con cui mi piace stare (es: il circolo Arci).
In questi contenitori di google plus raccolgo le persone con cui mi piace colloquiare e ci converso 🙂
D’altra parte se devo dire una cosa ad un po’ di persone vado a dirlo al circolo, mentre per farlo girare tra una cerchia di amici devo attendere il passaparola o scrivere un sms a tutti 😀
Stirfry:
Chi frequenta un circolo, che è essenzialmente un luogo, è egli stesso incluso nel circolo come membro, altrimenti non lo potrebbe frequentare.
Licia:
@Suomitaly, linus, garethjax e Stirfry: grazie per i commenti.
Ne approfitto per aggiungere una vignetta che sta girando in questi giorni e che funziona bene in inglese ma non altrettanto in italiano, a meno che non si faccia un po’ di confusione tra cerchie e cerchi. 😉
rossa:
Per me cerchia andrebbe benissimo, è che invece non siamo (o non sono soltanto io?) per nulla abituati ad usare la parola al plurale, quindi cerchie ci suona strano e ci buttiamo sui più usuali cerchi o circoli…
Lasciami dire che questo blog è stata per me una bellissima casuale scoperta e che intendo leggermelo tutto con grande curiosità e piacere :o)
Licia:
@rossa, grazie e benvenuta!