Il 17 marzo è San Patrizio, festa nazionale irlandese. Ormai è tradizione che un amico di Dublino, dove ho vissuto alcuni anni, mi mandi il link a un video con alcuni personaggi del Muppet Show che cantano Danny Boy:
Entrambi lo troviamo esilarante, sembra invece che molti americani di origine irlandese lo ritengano offensivo. Danny Boy infatti è una canzone che per gli irlandesi d’America è particolarmente struggente, tanto che viene spesso suonata ai funerali, mentre nella Repubblica d’Irlanda non viene considerata una canzone tradizionale. Il testo è stato scritto da un inglese all’inizio del secolo scorso e, secondo l’interpretazione più comune, è il saluto a un giovane in partenza per una guerra dalla quale si sa che non tornerà più.
Nel video ci sono alcuni riferimenti irlandesi:
- Kiss the Blarney stone descrive una leggenda ben conosciuta dai turisti: baciando la Blarney stone, una pietra all’interno di una specie di feritoia in cima al castello di Blarney, vicino Cork, si dovrebbe ottenere il dono dell’eloquenza (the gift of the gab). Per farlo ci si deve sdraiare sulla schiena e piegarsi all’indietro nel vuoto, operazione non sempre facile per i corpulenti turisti americani che affollano il luogo. Il luogo ha dato origine alla parola blarney /ˈblɑːni/, chiacchiere continue che possono “intortare”. ☘
- Leprechaun /ˈleprəkɔːn/ è il tipico folletto della mitologia irlandese. ☘
- The luck of the Irish è un modo di dire nato in America, in origine soprattutto sarcastico, per indicare una fortuna sfacciata e inaspettata capitata a un irlandese (ed è noto che, storicamente parlando, gli irlandesi non sono certo una popolazione favorita dalla sorte). ☘
- I tre pupazzi indossano una versione semplificata di Aran jumper (in Irlanda anche gansey), il “maglione irlandese” i cui punti e motivi potevano avere significati simbolici. ☘
Vedi anche: San Patrizio, pizzicotti e "Oirishness" e Riferimenti irlandesi per San Patrizio (stereotipi, modi di dire e canzoni)