[2011] Non sono certo la prima persona ad avere notato la dicitura scelta per la segnaletica verticale (cartelli e pannelli luminosi) all’entrata del tunnel di Porta Nuova a Milano: mi ha sempre fatto pensare a un esempio di burocratese con una velata presa in giro dei ciclisti, categoria non molto rispettata da queste parti.
I principali vocabolari di italiano (Treccani, Sabatini Coletti, Zingarelli ecc.) descrivono il velocipede come un mezzo antiquato e aggiungono che nel linguaggio contemporaneo è una parola usata solo scherzosamente come sinonimo di bicicletta.
Non registrano altre accezioni ma l’assenza di una spiegazione per l’accezione dei cartelli è giustificata: in questo caso velocipede non fa parte del lessico comune ma è un termine tecnico* usato nell’ambito specializzato del Codice della strada per identificare un concetto specifico:
Art. 50 Velocipedi 1 I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. |
Velocipede è un esempio particolare di terminologizzazione perché per rappresentare un concetto particolare in un linguaggio speciale si è fatto ricorso a un arcaismo.
Chiunque abbia la patente di guida dovrebbero conoscere il Codice della strada (ehm…) e quindi anche questo significato di velocipede, ma ci sono anche alcune iniziative per semplificarne il linguaggio e renderlo più accessibile. Ad esempio, FIAB propone questa modifica dell’articolo 50:
Biciclette 1 Le biciclette sono mezzi di trasporto con due ruote, o altri mezzi di trasporto a più ruote equiparabili, funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano a bordo. |
Mi sembra però che ci siano margini di miglioramento perché questa riformulazione esclude i mezzi a pedalata assistita (con motore) e si crea qualche ambiguità: in che senso, esattamente, gli altri mezzi (o le ruote?) sono equiparabili? In base a questa definizione anche un triciclo o un monopattino vengono identificati come bicicletta?
La mia impressione è che chi ha fatto questa proposta non abbia capito che nell’ambito del Codice della strada velocipede è iperonimo e non sinonimo di bicicletta. La semplificazione però non dovrebbe mai ridurre la precisione terminologica, essenziale in tutti gli ambiti specializzati.
Interessante comunque che FIAB suggerisca anche di aggiungere termini e definizioni ora mancanti dal Codice della strada, quali attraversamento ciclabile, attraversamento ciclopedonale misto, corsia ciclabile e itinerario ciclabile.
Aggiornamento marzo 2022 – Aggiungo alcuni esempi di cartelli in tema velocipede:
In questo esempio colpisce il contrasto tra termine tecnico da Codice della strada, velocipede, e scrittura a mano con ortografia inaccurata.
In questo esempio di Carla Palmieri risalta una traduzione letterale ridicola: in inglese velocipede è il mezzo ottocentesco oppure, nell’inglese americano, anche un tipo di triciclo. In inglese biciclette a mano si dice in tutt’altro modo, come si può ricavare facilmente con qualsiasi motore di ricerca:
Vedi anche: esempi di segnaletica orizzontale e cartelli insoliti (peccato non aver potuto fotografare il cartello visto domenica a Enego, sull’Altopiano di Asiago, decisamente regolamentare nell’aspetto ma non nella dicitura: il simbolo standard di parcheggio era accompagnato dalla scritta RISERVATO AI SCIATORI).
.mau.:
per il cartello veneto, probabilmente chi l’ha scritto pronuncia sciatori come “ssiatori” 🙂
(d’altra parte, restando in Veneto, nessuno direbbe mai “Santo Zeno”… ma anche in questo caso la zeta vira verso una s dolce)
Licia:
@.mau.: lo sa bene la mia amica “Cinssia” che sta da quelle parti… 😉