Nell’animazione inserita in Il linguaggio: una finestra sulla natura umana appare un esempio che Steven Pinker in The Stuff of Thought usa ripetutamente per illustrare le implicature conversazionali (“enunciati che possono essere inferiti dal fatto che l’evento comunicativo si sta svolgendo in un certo modo e forniscono informazioni aggiuntive o correttive nei confronti del senso esplicitamente formulato nel testo”):
La frase Would you like to come up and see my etchings? è un’allusione ammiccante subito riconoscibile perché fa parte delle conoscenze enciclopediche dei parlanti di lingua inglese, come la collezione di farfalle per gli italiani. L’aspetto curioso è che lo stesso doppio senso scherzoso esiste anche in altre lingue europee, con la stessa intenzione comunicativa, ma come oggetto ha un diverso tipo di raccolta: acqueforti in inglese (etchings), farfalle in italiano, stampe giapponesi in francese (estampes japonaises) e francobolli in tedesco (Briefmarkensammlung) e spagnolo (colección de sellos).
Chissà cosa ha determinato il tipo di collezione in ciascuna cultura e se in altri paesi ci sono ulteriori variazioni sul genere?
Nuovo post con frase aggiornata al XXI secolo: Collezioni di farfalle ai tempi di Netflix 😏
La spassosa definizione di collezione di farfalle da Parole per ricordare (Dizionario della memoria collettiva): "espressione scherzosa che allude al desiderio ammiccante di una persona di intrattenere rapporti intimi con un partner, di solito occasionale, mediante il proverbiale invito a salire nel proprio appartamento a vedere un’ipotetica collezione di farfalle, senza che sussista in entrambi alcun effettivo interesse entomologico"
a George:
I francobolli anche fanno parte del gioco in inglese: Flanders & Swann in “At the Drop of a Hat” (1958?); Flanders canta “Have Some Madeira, m’Dear”: “would you like to see my collection of stamps — all unperrrforated, ha, ha, ha!?”. Se si vuole precisione drammatica si scelga la versione MONO!