Se dico frullatore a immersione, credo che praticamente tutti sappiano a che piccolo elettrodomestico mi riferisco, anche se molti preferiscono chiamarlo minipimer (o, come dice una mia conoscenza, esemplificando il concetto di economia linguistica, “il pim”).
Se ne parlava ieri, quando qualcuno mi ha chiesto il significato di pimer, immaginando che fosse una parola inglese (c’è anche chi dice “minipaimer”…), o forse tedesca, per via dei prodotti Braun. Ho risposto che non era né l’una né l’altra e mi è venuta la curiosità di saperne di più, visto che anche in spagnolo si può dire minipimer (nome femminile).
Secondo Wikipedia, il frullatore a immersione è stato brevettato in Svizzera nel 1950. Come spiega El País, però, il modello minipimer è stato disegnato e prodotto in Spagna circa 50 anni fa da Industrias Pimer (Pequeñas Industrias Mecánico-Eléctricas Reunidas), un’azienda in seguito acquisita da Braun che, presumibilmente, ha poi diffuso il marchionimo anche in Italia, facendolo entrare nel nostro vocabolario. L’origine del nome non è quindi un vocabolo con un significato particolare in un’altra lingua ma un banale acronimo.
Aggiornamento: da minipimer c’è chi ha fatto derivare i verbi minipimerizzare, miniperizzare e pimerizzare, con i participi passati minipimerizzato, miniperizzato e pimerizzato.
Per chi arriva qui cercando come si dice minipimer in inglese: immersion blender (anche hand blender o stick blender). In francese a quanto pare si chiama anche giraffe!
Vedi anche: Volgarizzazione dei marchi e L’insolita origine di Taser
Luciana:
Illuminante! D’ora in poi sminuzzerò più consapevole e felice.
aemme:
sono senza parole, adesso lo dirò a tutti gli amici