Nelle innumerevoli discussioni su WikiLeaks di fine novembre 2010 mi hanno incuriosita le scelte linguistiche dei media per rendere in italiano la parola (diplomatic) cable che, come credo sia ormai noto, descrive i messaggi riservati scambiati tra missioni diplomatiche, ministeri e agenzie governative.
In inglese questa specifica accezione di cable era finora ristretta al gergo diplomatico e non faceva parte del lessico standard, infatti i principali dizionari riportano solo il significato “tradizionale” e ormai obsoleto di cablogramma, un telegramma spedito soprattutto via cavo sottomarino e all’estero (cfr. Macmillan Dictionary, Chambers, Merriam-Webster). In Wikipedia invece la nuova accezione è descritta nella voce Diplomatic cable, ma è contenuto recentissimo, in continuo aggiornamento.
What is diplomatic cable? (Reflections on Diplomacy) spiega che il significato specialistico di cable va fatto risalire alla metà del XIX secolo, quando i primi messaggi diplomatici venivano spediti via telegrafo. Nel gergo diplomatico cable ha continuato a descrivere le comunicazioni anche quando si è cominciato a ricorrere a tecnologie ben più avanzate, probabilmente proprio per l’importanza strategica a livello globale che avevano ancora nel secolo scorso lo sviluppo e il controllo delle infrastrutture di telecomunicazione, legate ai cavi (cable), soprattutto sottomarini.
Qualche rapida ricerca in italiano nelle notizie su Wikileaks mostra che inizialmente i media hanno usato traduzioni letterali, presumibilmente prese da dizionari bilingui (dove appaiono solo le accezioni standard) e così si trova telegramma (es. qui) ma soprattutto cablogramma e la forma abbreviata cablo (plurale invariato, ma si è letto anche *cabli, es. qui), secondo me scelte abbastanza fuorvianti perché i cable non sono quasi mai messaggi brevi e stringati come invece suggerirebbero i termini italiani. Alcuni giornalisti hanno comunque avvertito la mancanza di equivalenza inglese-italiano e hanno usato la parola italiana cablo tra virgolette, con una spiegazione (es. qui).
Per me è stato ancora più interessante notare che nel giro di pochi giorni si sono visti degli “assestamenti lessicali” e ora si parla sempre meno di cablogrammi privilegiando invece descrizioni più neutre come documento diplomatico / della diplomazia e anche dispaccio. A questo proposito avevo apprezzato la scelta di Il Post che fin dall’inizio ha preferito citare il termine inglese, spiegando significato e struttura dei cable ed equiparandoli a rapporti ufficiali.
Aggiornamento dicembre 2010 – Ultimamente ho notato che sono decisamente aumentate le occorrenze del prestito inglese, cable, probabilmente per sottolineare la differenza di significato rispetto all’italiano standard cablo. Aggiungo anche una definizione inglese di cable da un glossario di termini diplomatici compilato nel 2002:
Cable, n., a message giving instructions to a mission or reporting results back to a capital. Diplomats still refer to them as cables regardless of the actual means of communication (often today via satellite or the Internet). Since 1883. A clipping of cablegram, formed in imitation of telegram to denote a message sent by transoceanic cable.
Questo post sta avendo molte visualizzazioni da ricerche sul significato di WikiLeaks. Aggiungo che wiki è un termine di origine hawaiana (wiki wiki vuol dire “molto veloce”) che in ambito informatico indica principalmente un sito i cui contenuti sono creati e mantenuti in collaborazione da una comunità di utenti; in italiano per ora viene usato sia come sostantivo maschile che femminile. Il significato figurato di leak in questo contesto invece è “fuga (di notizie)” o “notizia fatta trapelare volutamente”.
Aggiornamento maggio 2012 – È modellato su Wikileaks il neologismo italiano Vatileaks, la fuga di notizie e documenti riservati su alcune operazioni finanziarie e la gestione dello IOR, la banca della Città del Vaticano, e lo scandalo che ne è derivato.
Vedi anche: Hung Parliament: non è “appeso, altro esempio di un termine inglese la cui improvvisa visibilità aveva causato qualche problema di traduzione nei media italiani, e [aggiornamento] I suffissi degli scandali: -gate e –poli, sulla denominazione degli scandali nella stampa italiana.
Suomitaly:
Da queste parti hanno utilizzato una traduzione di documento diplomatico o per meglio dire, documento/comunicazione/messaggio dei diplomatici.
Licia:
@ Suomitaly: grazie della nota, sicuramente i finlandesi fanno più attenzione al significato delle parole inglesi!