Manganelli e att(r)onimi

Titolo di notizia: Capo della Polizia Manganelli: “Useremo la forza”Nelle notizie della settimana scorsa [settembre 2010] è stato spesso citato il capo della polizia italiana, Antonio Manganelli, personaggio con un nome che rimane decisamente impresso, visto il ruolo ricoperto. Allo stesso modo si fanno notare padre Cantalamessa (predicatore) e monsignor Crociata (segretario della CEI).

In inglese nomi propri e cognomi che riflettono alcune caratteristiche di una persona o del suo carattere o sono in relazione con la professione che svolge si chiamano aptronym, dall’aggettivo apt (“adatto”, “appropriato”) e dal suffisso –(o)nym che corrisponde all’italiano –onimo, che nelle parole composte significa “nome” (o “tipo di parola”).

L’Encyclopædia Britannica riporta che la parola inglese aptronym sarebbe stata coniata dal giornalista americano F.P. Adams anagrammando patronym (patronimico) in modo da evidenziare l’aggettivo apt, “adatto”.

La voce italiana di Wikipedia fa vari esempi, tra cui un meteorologo di cognome Tempesta e il disegnatore ed animatore Bruno Bozzetto, e afferma che i nomi di questo tipo in italiano sono detti attronimi o attonimi:

Attronimo o attonimo è la traduzione proposta dal linguista Tullio De Mauro per la parola inglese aptronym, che indica un nome di persona che si trova in relazione con il lavoro svolto dalla persona stessa (o con la sua personalità o altri aspetti del suo carattere).

In realtà De Mauro aveva proposto attonimo, da aptonym, o in alternativa aptronimo, da aptronym, per il rimando sia al latino aptus che a patronimico. Forse poi il titolista aveva fatto confusione aggiungendo attronimo, che ora pare essere la formulazione prevalente (probabilmente perché ripresa da Wikipedia):

Articolo di Tullio De Mauro da Internazionale intitolato “Att(r)onimo”. Testo: Gli attonimi, aptonyms in inglese, sono cognomi di persone adatti (in latino aptus) alla loro professione o al ruolo, magari solo ironicamente adatti, scriveva in un saggio del 1992 Frank Nuessel: la signora House, agente immobiliare, il dottor Babey, pediatra, il commissario di polizia Ken Lawless. Più o meno nello stesso tempo ha preso piede un’altra forma: aptronym, aptronimo. Qui nella macedonia si fa intervenire il latino aptus, ma anche patronimico. Il senso è lo stesso. Aptronym è consacrato dall’Encyclopaedia Britannica (1995) e da Wikipedia. Tra gli aptronimi ironizzanti si ricordano l’arcivescovo di Manila, Jayme Sim, e negli Stati Uniti il reverendo Sinner. Anche in Italia non va male. Un vivaista si chiama Sterpetti, in rete figurano un agronomo Falcetti e un meteorologo Tempesta, sono professionisti stimati l’oculista Quattrocchi e il dottor La Morte. Per casi del genere i francesi parlano di contraptonymes e citano Trichet, come dire Imbroglietti, presidente della Banca centrale europea, e Sangsue, autore d’uno studio sul vampirismo.
Fonte: Internazionale, 16 marzo 2007

Altri esempi italiani in parolata.

Un’alternativa inglese ad aptronym, ma piuttosto rara, è euonym e un altro termine correlato è nominative determinism, reso in italiano con il calco determinismo nominativo, usato per descrivere l’influenza del cognome, ma anche del nome, nelle proprie scelte di vita (idea non recente, basti pensare a nomen omen!).


Nuovo post: Traduzione di nomi propri: Maxwell House, con esempi di aptronym usati con effetto umoristico in un testo inglese, e di come renderli in italiano.


Vedi anche: post su retronimi, eponimi, toponimi, marchionimi e acronimi.

2 commenti su “Manganelli e att(r)onimi”

  1. Licia:

    @ .mau.: anche perché, a sentire certi nomi, uno può rimanere parecchio attonito 😉

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