Stanno facendo il giro della rete i numerosi esempi di Teabonics, gli errori di ortografia e grammatica inglesi sui cartelli di chi protesta contro le politiche del presidente Obama (il cosiddetto Tea Party).
Pensavo che svarioni del genere su cartelli scritti a mano, quindi senza il beneficio del dubbio degli errori di battitura, fossero una prerogativa di altre lingue, meno facili da scrivere dell’italiano, invece anche da noi c’è chi riesce a sbagliare persino il nome dei giorni:
E prima che qualcuno me lo faccia notare: no, non l’ha scritto uno straniero, è proprio una produzione italiana, un triste esempio di analfabetismo di ritorno…
Vedi anche: Cartelli insoliti e Le riforme dell’ortografia, ke inkubo!
….…
.mau.:
“Feedom” potrebbe in effetti essere il “mondo delle imposte”, che in questi Tea Party hanno senso.
🙂
Licia
Enrico:
In questo video gli esempi si vedono ancora meglio 😀
http://www.youtube.com/watch?v=g0rqQ1XM_2A&
Grazie Enrico, ecco qua il video:
Licia