Nota: post del 2010, precedente alla diffusione delle app di messaggistica, senza limitazioni alla lunghezza del testo, che hanno soppiantato gli SMS, e all’introduzione delle emoji.
Suggerimento di lettura: Lingua spedita, lingua tradita?, lo speciale del Portale Treccani sull’italiano usato in email, SMS, chat, social netwok, newsgroup e forum, dove, oltre ad analisi approfondite, vengono anche sfatati alcuni miti tanto cari ai giornalisti non solo nostrani: le nuove tecnologie e le nuove modalità di comunicazione non portano a un imbarbarimento della lingua!
Alcune caratteristiche dell’italiano usato in questi contesti riassunte da Vera Gheno in Newsgroup e forum di discussione: la lingua fa esperimenti:
- anglismi (prestiti) di almeno quattro tipi: l’inglese informatico, quello specifico della comunicazione telematica (es. lurker, troll, spammer), talora quello relativo all’argomento di discussione e l’inglese tutto sommato superfluo, “di moda”
- dialetti, usati soprattutto per fini espressivi (ocio, bedda mia!)
- tachigrafie o brachigrafie, come gli acronimi (LOL ‘laughing out loud’, Pd’A ‘perfettamente d’accordo’, SUPF ‘sei un povero fesso’) e le contrazioni di parole (cmq ‘comunque’, thx ‘thanks’, nn ‘non’)
- maiuscole e allungamenti vocalici a mimare l’urlo (nonmelodireeEEee); onomatopee e fonosimboli riconducibili alla lingua dei fumetti come snip, rumore delle forbici che “tagliano” il messaggio citato (quotato),e sbam, tonfo dell’utente che metaforicamente cade dalla sedia per la sorpresa
- coprolalia, con esempi interessanti di autocensura quali effing ‘f*ing’, OMFG ‘oh my f*ing God’, porcoddue o caxxo”
- punteggiatura polarizzata sui segni di maggiore espressività, spesso presenti in accumuli (I?!!)
- uso delle emoticon, sia “verticali” che orizzontali, di provenienza orientale, che danno una chiave di lettura a posteriori, in parziale sostituzione della prosodia
Aggiornamento agosto 2010 – How the internet is changing language (BBC) propone alcune riflessioni sull’impatto della tecnologia sull’inglese e sull’ucraino. In inglese, ad esempio, due novità sono text speak (o txt spk), l’insieme di convenzioni di scrittura con abbreviazioni, acronimi e senza vocali che caratterizza gli SMS, e LOLcat, didascalie ad immagini di gatti con frasi divertenti volutamente sgrammaticate e parole scritte foneticamente.
Dal blog, alcuni post in tema:
- Flessibilità dell’inglese: un- – neologismi inglesi con il prefisso un- nei social network e loro equivalenti italiani
- Solo 800 parole? – l’affermazione che gli adolescenti usino solo 800 parole non ha molto senso
- Flessibilità dell’inglese: un- – neologismi inglesi con il prefisso un- nei social network e loro equivalenti italiani
- Clausole di riservatezza nei messaggi – ambiguità sintattiche e burocratese in alcuni email
- XOXO: baci e abbracci – saluti ed SMS
- Facebook e il Facebook – sempre più spesso il nome proprio Facebook è usato con l’articolo determinativo
- È cambiato lo stile del messaggi? – perplessità su un articolo che annuncia nuove modalità di scrivere gli email
- [nuovo] Texting, textism, textonym – neologismi inglesi relativi a SMS e altri messaggi di testo
Vlad:
Incidentalmente, pensando alle previsioni della narrativa mi viene in mente un George Orwell con la sua “neolingua” di 1984: una riduzione del lessico portata avanti con l’efficienza sistematica di un bombardamento a tappeto. Lo straniamento di chi non si teneva aggiornato mi ricorda lo straniamento che ho provato io quando ho decifrato alcune tachigrafie (come TADBXS o l’impossibile ASDASD).
E a quei PDA e SUPF non sarei _mai_ arrivato.
Licia:
@Vlad: ho dovuto cercare cosa vuol dire TADBXS (ti amo di bene x sempre) e mai avevo sentito amare di bene! Ma bene nel senso di sostantivo o avverbio?
Invece per ASDASD ho capito che è una specie di LOL ma non a cosa fa riferimento.
Illuminaci!!
Vlad:
“di bene”: onestamente, il significato non sono mai riuscito a farmelo chiarire. Sono incappato nell’espressione estesa indirettamente.
“ASD”: non è stato facile. Poiché anch’io, come molti, uso i tasti W-A-S-D e il mouse per gli sparatutto, mi è venuto il flash che la sigla avesse a che fare con i movimenti frenetici di un avatar armato fino ai denti. Incredibilmente, avevo ragione: l’espressione è nata sui server di Quake III per potersi esprimere senza staccare le dita da W-A-S-D.
Licia:
@Vlad: grazie, l’idea dietro ad ASD è veramente bella!