Mi ha incuriosita Moist cellar doors, un post di A Walk in the WoRds su parole inglesi che suonano più o meno gradevoli (si parla di phonoaesthetics): una combinazione ritenuta particolarmente eufonica è cellar door, mentre una parola che suscita una vera e propria avversione è moist.
[striscia via Language Log, con link sull’argomento word aversion e vari commenti]
In italiano non mi vengono in mente parole talmente sgradevoli o cacofoniche da far parte dell’immaginario collettivo. Per quel che mi riguarda, invece, confesso di avere una vera e propria idiosincrasia per il verbo percepire: per qualche strano motivo, mi dà veramente fastidio sentirlo ma, ancora più strano, solo nell’accezione “riscuotere un compenso”.
Ci sono poi vari falsi amici e calchi dall’inglese che non sopporto, primi fra tutti assumere, quotare e sottomettere, ma in questo caso si tratta pet hate di tipo semantico e non “estetico”. Da un punto di vista professionale, invece, il termine inglese che finora mi è risultato più antipatico è sicuramente Over The Shoulder.
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Vedi anche: Neologismi belli e brutti, c’è posto per tutti!, sull’estetica delle parole, e Parla come mangi 1, su alcune pronunce errate che trovo particolarmente irritanti (management, performance e stage).
➜ Ne approfitto per ricordare i falsi amici idiosyncrasy ≠ idiosincrasia.
Aggiornamento luglio 2010 – Sull’argomento moist e altre parole inglesi che suscitano particolare avversione si può leggere 6 Words That Need to Be Banned from the English Language; altri esempi in Which words disturb you? e relativi commenti.
Aggiornamento dicembre 2013 – Tra le parole più detestate dagli italiani, stando ad alcuni sondaggi, ci sono apericena (e attenzionato, quant’altro, assolutamente sì e attimino) e, nell’ambito social media, Piacciare, favvare, pinnare, lovvare.
Daniele A. Gewurz:
A proposito delle pronunce (e in questo caso anche grafie) italiane di fantasia di termini inglesi, aggiungo “suspense”…
Isabella Massardo:
Vicinizzare (letto su Anobii), approc(c)iare, ottimizzare e ottimale (anche in inglese)…
Anna:
Ciao Licia,
io non ho mai sopportato PERSPICACE, ma senza riuscire a capire il motivo. Ora noto che ha vari suoni in comune con il tuo PERCEPIRE e quindi forse un perché ci sarà! 😀
Anna
Grazie a tutti per i commenti, davvero condivisibili. Particolarmente brutto soprattutto vicinizzare!
Licia
Nicola:
A me dà particolarmente fastidio CAMICIOTTO.
Momotaro:
Io trovo insopportabile l’uso di “perplimere”, da chi manco si domanda se esista davvero questo verbo. E anche chi risponde alle domande dicendo “ni”.
Fabio:
detesto UN ATTIMINO
marina@Qcne:
Ciao Licia,
io aggiungo il “piuttosto che” usato con valore disgiuntivo, mentre tra i falsi amici “consistente” invece di “coerente”.
Licia:
@ Marina: anch’io non li sopporto, soprattutto piuttosto che, qua a Milano diffusissimo.
PS Bello il tuo blog! E a proposito di idiosincrasie alimentari, a me la barbabietola rossa è sempre piaciuta e credo proprio che proverò la tua insalata, invece ho già dichiarato la mia avversione per la cipolla cruda che là in Germania mi sembra molto apprezzata!!