Nota: post pubblicato nel 2009, quando i messaggi di testo erano quasi esclusivamente SMS di lunghezza limitata a 160 caratteri e non erano ancora disponibili le emoji come 😘.
Anche se mi occupo di terminologia informatica, XOXO non mi fa pensare al microformato eXtensible Open XHTML Outlines bensì all’abbreviazione inglese per hugs and kisses che mi è venuta subito in mente leggendo L’uomo «metrotextual»? Manda baci via sms (anche ai maschi)* – Corriere della Sera, 4 novembre 2009.
Non mi sembra il caso di scomodare gli psicologi per capire perché ora molti uomini americani concludono SMS e altri messaggi con uno o più baci, simboleggiati dalle X, anche quando scrivono ad altri uomini. È un esempio di variazione linguistica: le X, finora usate quasi esclusivamente dalle ragazze nelle lettere, hanno semplicemente perso parte del significato originale per diventare saluti più neutri, privilegiati perché brevissimi e adatti ad essere usati in contesti più ampi.
Mi pare stia succedendo qualcosa di simile anche in italiano per le parole baci e bacio alla fine di telefonate e messaggi: sono sempre più diffuse e sempre meno riconducibili al loro significato letterale.
Lo slittamento di significato è abbastanza comune per i saluti, basti pensare a ciao che nei secoli ha perso qualsiasi riferimento a schiavo o a How are you? che in Irlanda di solito non è una domanda ma un saluto, infatti si tende a rispondere ripetendo How are you?
Ma perché in inglese si usano le X per rappresentare i baci? Si trovano due possibili spiegazioni. La lettera X /ɛks/ ha le stesse consonanti di kiss /kɪs/ e in origine anche le vocali erano simili, da cui l’associazione kiss – X. L’altra ipotesi riguarda la pratica degli analfabeti di firmare con una X e poi di baciarla come impegno verso quanto sottoscritto; con il tempo la X simbolo della firma è diventata il simbolo del bacio.
Nuovi post:
· XXX e XOX (contesti diversi, significati diversi per la lettera X)
· LOL: le risate, l’amore e i saluti
· ✘ O = ♥ ?
· Emoji con braccia a X e a O
Metrosexual
* L’articolo italiano ha come fonte Phone texting reveals sensitive new “metrotextual” ma non chiarisce che in inglese metrotextual è un gioco di parole palese con metrosexual, un uomo molto preoccupato della propria immagine, etero ma con atteggiamenti di solito associati ai gay (tipo David Beckham), e con text, l’SMS.
Un paio di commenti divertenti su metrotextual in Schott’s Vocab (e altri sui saluti qui sotto).
Francesca:
Ciao Licia!
Riguardo al “How are you?” sotto forma di domanda… è comune anche in Australia, infatti mi ci volle un po’ di tempo per entrare nell’ottica; loro poi lo storpiano in un “Heyagoin!”. Ogni volta che entravo in un supermercato la cassiera mi apostofava con uno scialbo “How are you?” e io prontamente con un “Fine, thanks” …scatenando le occhiatacce dei presenti. Dopo un po’ ho smesso 😀
Licia:
@Francesca: anch’io in Irlanda ci avevo messo un po’ per capirlo ;-)
Credo però che un irlandese in Italia sarebbe altrettanto stupito nel chiedere "come stai?" e sentirsi rispondere con veri e propri bollettini medici come facciamo noi!
A proposito di “How are you?”, DailyInterpreter riporta un aneddoto che sottolinea come inglesi e americani reagiscano in modo diverso alla domanda: i primi rispondono con un neutro “Fine, thanks” che i secondi percepiscono come risposta fredda e distaccata, segnale di qualcosa che non va, perché sono abituati a reazioni più esuberanti tipo “Great! Thank you!”.
E recentemente ho letto questo sulla differenza tra americani e canadesi:
How do you tell a Canadian from an American? It’s easy. Just ask them the standard social question, "And how are you today?" An American will say something along the lines of, "I feel great!" or "Just dandy". A Canadian will say, "Not too bad… and yourself?" (Translation: "Bad, but not too bad. Let’s talk about you instead.").
Aggiornamento 19/11/09 – David Crystal riporta che in GB anche il significato del saluto see you later è cambiato, perlomeno tra i più giovani, diventando più generico e non implicando più un incontro nella stessa giornata.