L’intervista in Punto Informatico [2009] ha ricevuto parecchi commenti con molti spunti interessanti, ad esempio sullo stile usato in molti prodotti (non solo Microsoft!): perché non ci si rivolge all’utente direttamente, come in inglese, ma si prediligono forme impersonali e l’infinito per le istruzioni?
Le versioni localizzate dovrebbero essere finalizzate alle esigenze dei mercati locali. La maggior parte degli utenti italiani ignora come sia il software originale: se le scelte di localizzazione sono adeguate, efficaci e consentono di imparare a usare un prodotto facilmente e produttivamente, è abbastanza irrilevante cosa viene usato in inglese.
In italiano di solito le istruzioni, se non sono tradotte da altre lingue, prediligono le forme impersonali e basta aprire la scatola di qualche apparecchiatura o di un medicinale per verificarlo. Immagino che nei primi prodotti localizzati sia stato adottato questo stile proprio perché era quello che si aspettavano gli italiani digiuni di computer ma abituati a seguire istruzioni di altro tipo: è risaputo che la familiarità ha un impatto positivo sulla curva di apprendimento.
Va anche detto che le prime applicazioni localizzate erano destinate soprattutto ad ambiti professionali dove il “tu” sarebbe stato fuori luogo. Nel 2009 l’utente tipico dei prodotti software ha sicuramente una sensibilità diversa ma nel frattempo la forma impersonale è diventata uno standard a cui credo siamo ormai abituati… a parte le obiezioni di chi usa il Mac o di utenti più “informatizzati” che, però, non sempre rappresentano l’utente tipico. 😉
In ogni caso la forma impersonale non dovrebbe essere sinonimo di stile troppo formale e sono del tutto d’accordo con chi si lamenta di frasi “barocche” più adatte alla burocrazia che a un’interfaccia grafica. Ad esempio, se un titolo inglese dice What I could do to protect my computer, non mi sembra il caso di tradurre Quali misure è possibile adottare per proteggere il proprio computer se, mantenendo una forma impersonale, si può semplificare in Che cosa si può fare per proteggere il computer. Le guide di stile per la localizzazione possono dare indicazioni generali ma sta a chi traduce operare scelte accettabili.
Aggiornamento agosto 2013 – Lo stile usato nelle interfacce e nelle app dei dispositivi mobili, ma anche nell’interfaccia di Windows 8, è ora molto più informale e viene usata anche la prima persona. In un commento qui un lettore del blog mi ha chiesto cosa ne penso di questa novità. Ecco il mio commento, che fa riferimento anche a questo post:
In un commento a “charm” in Windows 8, telefonini e calendari (2011, quindi prima che Windows 8 fosse rilasciato), un lettore esprimeva qualche perplessità: “[…] Mi fa sorridere il repentino cambio di rotta di Microsoft, che dopo averci appiattito l’esistenza con la forma impersonale ha ora deciso di darci del tu… Una mossa un po’ tardiva, direi. […]” e io avevo fatto notare che la resistenza ai cambiamenti era determinata soprattutto dai costi. In questi ultimi anni sono intervenuti fattori e dinamiche di mercato che hanno reso fattibili questi cambiamenti, giustificando l’investimento.
Per quello che riguarda il nuovo stile, non mi dispiace (diciamolo, …in corso aveva fatto il suo corso 😉), anche se ammetto che mi viene da sorridere e mi aspetto un paio di manette quando appare il messaggio Sto arrestando il sistema.
Credo comunque che ci sia anche spazio per qualche miglioramento, comprensibile se si considera la mole delle modifiche richieste. In un post del 2009, Tu, voi o infinito? [questo post], facevo notare che con le opportune accortezze si poteva fare in modo che la forma impersonale non risultasse troppo formale e credo che lo stesso discorso valga anche per la forma personale. Ad esempio, stringhe come Sto eseguendo il riavvio, Sto effettuando l’accesso e Sto eseguendo la disconnessione potrebbero essere semplificate in Sto riavviando, Sto accedendo e Sto uscendo, che sono più coerenti con uno stile informale.
Mara:
Ciao Licia,
purtroppo in italiano si tende a confondere spesso la formalità con la burocratizzazione e il tuo esempio è in questo illuminante.
M