Il 2009 è l’anno di Twitter e quindi è molto attuale il pesce d’aprile (April Fool) del quotidiano inglese The Guardian di quest’anno, Twitter switch for Guardian, after 188 years of ink, di Rio Palof. 😉
L’ho trovato divertente ma non all’altezza di un pesce d’aprile che ha fatto storia: il primo aprile 1977 The Guardian aveva pubblicato un inserto speciale su San Serriffe, una minuscola repubblica dell’Oceano Indiano costituita da due isole a forma di punto e virgola e moltissimi rimandi alla terminologia tipografica, come si può vedere in questa carta:
Si riconoscono riferimenti a nomi di vari tipi di carattere come Bodoni, Garamond, Gill Sans, Umbra, Perpetua, Clarendon, di cui alcuni con grazie (serif) e altri senza grazie (sans-serif). Ci sono inoltre altri riferimenti a punti, spazi, trattini e lineette come em dash (si chiama così perché occupa lo spesso spazio di una m), e maiuscole e minuscole (in inglese upper case e lower case, dai due cassetti della cassa tipografica in cui erano riposti i caratteri) e molto altro.
Nel 1977 solo tipografi, grafici e pochi altri conoscevano questa terminologia, diventata di uso comune solo con l’avvento dei personal computer, quindi è comprensibile che molti avessero creduto allo scherzo, al punto di chiedere informazioni alle agenzie di viaggio per poter visitare le fantomatiche isole.
Nuovo: in April fool – San Serriffe: teaching resource of the month from the GNM Archive, April 2012, sul sito di The Guardian, dettagli sull’ideazione dello scherzo e spiegazioni sulla scelta dei nomi.
1 commento su “Pesce d’aprile con carattere (tipi di!)”
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