Post pubblicato il 23 settembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia
In un numero recente del settimanale TIME c’è una pagina intera dedicata ai vantaggi delle rotonde che chiarisce innanzitutto cosa sono e come funzionano, con tanto di foto esplicativa:
Da un punto di vista europeo è perlomeno curioso che un settimanale americano, destinato a un pubblico globale, dia queste informazioni: possibile che gli americani non sappiano cosa sono le rotonde o comunque non capiscano come funzionano?
Probabilmente noto questi particolari più facilmente di altri a causa del mio lavoro. Language Excellence, il team di Microsoft cui faccio parte, fornisce servizi linguistici a supporto di globalizzazione, localizzabilità e localizzazione, tra cui le cosiddette globalization review, che in italiano possiamo chiamare valutazioni di globalizzazione: una valutazione di nomi di prodotti o servizi, immagini e messaggi non verbali per verificare che siano accettabili in mercati diversi, globalmente, senza dover intervenire con traduzioni o adattamento.
In queste valutazioni sono richieste competenze culturali, ossia la capacità di identificare particolari aspetti che riflettono caratteristiche tipiche della lingua e della cultura del paese di origine (gli Stati Uniti per i prodotti Microsoft) e confrontarli con i sistemi equivalenti del proprio mercato.
Un caso tipico sono i colori, che possono avere connotazioni diverse in culture diverse: ad es. in molti paesi asiatici il colore del lutto è il bianco e non il nero, qualche italiano superstizioso rifugge il viola mentre per gli americani è un colore elegante e nobile (altri esempi in Xerox International Color Guide).
Supponiamo che ci venga chiesta una globalization review per l’etichetta qui a sinistra, con l’indicazione che segnalerà un messaggio importante che deve essere letto prima di procedere con una particolare operazione: chi ha prodotto l’etichetta vuole assicurarsi che il layout e i colori scelti non abbiano connotazioni indesiderate nei vari mercati.
Per i paesi europei non ci sono controindicazioni ma è utile sottolineare che la combinazione giallo+nero, tipica dei segnali stradali negli Stati Uniti, comunica implicitamente che si deve prestare attenzione solamente a chi ha familiarità con questo sistema ma non a chi vive altrove. In Europa l’effetto "avviso importante" potrebbe essere raggiunto più facilmente con una combinazione di colori che includa il rosso, come nei segnali stradali a cui siamo abituati.
Nelle globalization review vanno quindi identificate le informazioni implicite della cultura di partenza per valutare se sussistano anche nella cultura di arrivo e, in caso negativo, se sia accettabile perderle o se si debba ricorrere a soluzioni alternative per renderle esplicite. Esempio: come abbiamo visto, non si può dare per scontato che un americano capisca il concetto di "rotonda".
A proposito di combinazioni di colori nei cartelli, credo non sia un caso che recentemente l’International Atomic Energy Agency abbia creato un nuovo simbolo per le radiazioni pericolose che privilegia il rosso e una forma triangolare: il simbolo tradizionale con sfondo giallo è infatti risultato poco intuitivo e non facilmente riconoscibile.
Vedi anche: Segnali di globalizzazione in Giappone (visti in Germania).
Aggiornamento gennaio 2012: un recente decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ha introdotto nuovi standard che riguardano anche la segnaletica. Per i cartelli di avvertimento è prevista forma triangolare con bordo nero, sfondo giallo e pittogramma nero e quindi questa combinazione di colori è destinata ad avere maggiore impatto.
Nuovi post sui colori dei cartelli:
⚠ Il SECURITY WARNING delle Ferrovie dello Stato
⚠ Un cartello molto americano