Post pubblicato il 3 ottobre 2008 in blogs.technet.com/terminologia
Ieri mi è capitata tra le mani una rivista con un articolo sul 50º anniversario della nascita dei Puffi.
Mentre la sfogliavo, intontita dalla stanchezza, mi sono detta che, a pensarci bene (?!), c’è un punto in comune tra il linguaggio dei Puffi e un certo tipo di terminologia informatica: se loro usano il verbo puffare, noi abbiamo effettuare!
In alcuni ambiti tecnici e specializzati i prestiti dall’inglese sono un fenomeno abbastanza comune. In genere si tratta di sostantivi che vengono adottati come prestiti non integrati, con ortografia e comportamento diversi da quelli dei sostantivi italiani (il plurale è invariato). Se però in inglese sono presenti anche verbi "omonimi" dei sostantivi, oppure se i sostantivi sono forme verbali, in italiano diventa difficile ricorrere ai prestiti anche per i verbi corrispondenti. Ecco allora che si ricorre a una soluzione passe-partout con il verbo puffare effettuare + sostantivo.
Un paio di esempi:
verbo / sostantivo inglese | sostantivo italiano | verbo italiano |
back up / backup | backup | effettuare il backup |
reengineer / reengineering | reengineering | effettuare il reengineering |
roam / roaming | roaming | effettuare il roaming |
spool* / spooling | spooling | effettuare lo spooling |
Si potrebbe obiettare che anche i verbi inglesi sono assimilabili, basti pensare ai calchi omonimici come formattare da format. Sono però convinta che nel caso dei verbi questa operazione funzioni solo se si riesce a ottenere prestiti integrati, dove il termine originale non è subito riconoscibile (esempio classico: il sostantivo bistecca, da beefsteak). Secondo me, forme come downloadare, chattare, forwardare, linkare ecc. sono poco accettabili perché includono caratteri o combinazioni di grafemi che non fanno parte dell’ortografia italiana e quindi stridono con la coniugazione che invece segue il comportamento dei verbi italiani.
* Il verbo inglese spool usato in ambito informatico ha un’etimologia interessante: dovrebbe derivare dall’acronimo simultaneous peripheral operations on-line e, se riferito a stampanti, simultaneous peripheral output on line e NON è quindi correlato al verbo generico spool.