Post pubblicato il 19 settembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia
Il database terminologico Microsoft documenta la terminologia informatica usata nei prodotti localizzati. Non include invece le parole che rappresentano concetti generici usati anche in contesti non informatici (cfr. Variazione e ripetizione per la differenza tra parole e termini nel lavoro terminologico).
L’aggettivo inglese frequent, ad esempio, appare nelle stringhe di parecchi prodotti ma non è incluso nel database perché il suo significato ("che avviene spesso") è generico e non acquista accezioni particolari in ambito informatico.
La distinzione tra significato generico (lessico) e significato specialistico (terminologia) non è sempre palese e per questo è utile gestire la terminologia all’interno di sistemi concettuali. Cercherò di spiegarlo con un esempio recente.
Si stima che la lingua inglese abbia un lessico 3-4 volte superiore a quello delle altre lingue europee e non sempre tra parole inglesi e parole nelle altre lingue c’è una corrispondenza univoca (anisomorfismo). Esempio: in contesti generici l’aggettivo italiano obsoleto può rappresentare una scelta di traduzione adeguata non solo per l’aggettivo inglese obsolete ma anche per deprecated e outdated (spesso praticamente sinonimi).
In un contesto specifico relativo a caratteristiche del software o elementi di programmazione, però, non è una scelta appropriata perché il termine inglese obsolete assume un significato specializzato: fa parte di un sistema concettuale dove coesiste con deprecated. In questo sistema, obsolete e deprecated non sono sinonimi ma termini coordinati, associati a due concetti diversi, e sono in relazione con altri concetti, rappresentati da altri termini, come nell’esempio:
Finalmente arrivo al punto: solo quando obsolete e deprecated sono stati documentati nel database come termini informatici associati a concetti specifici ci siamo accorti della traduzione italiana generica deprecated → obsoleto, passata fino a quel momento inosservata nelle stringhe di alcuni prodotti e potenzialmente in conflitto con obsolete → obsoleto.
D’ora in poi in italiano useremo deprecato, termine non comune ma entrato nel linguaggio tecnico come calco dall’inglese. Le alternative disapprovato e non approvato, di comprensione forse più immediata per utenti meno tecnici, sono state invece scartate: non si sa mai che nello stesso sistema concettuale prima o poi vengano introdotti disapproved e not approved!
Mi sono dilungata molto, spero però di essere riuscita a sottolineare che per evitare potenziali errori (ma anche per riuscire a correggerli!) è importante
♦ analizzare i termini in un sistema concettuale anziché individualmente;
♦ identificare l’eventuale polisemia di termini apparentemente generici;
♦ documentare le relazioni tra concetti.
Commento di .mau. al post originale:
deprecare deriva dal latino cristiano "deprecari", "pregare insistentemente". Devono essere le giaculatorie dei programmatori quando si trovano certe peculiarità…
Vedi anche:
- database terminologici, sulla gestione della terminologia orientata al concetto
- caratteristiche essenziali e distintive, per comprendere e differenziare i concetti
- border / boundary / edge / perimeter network, un esempio di sistema concettuale
- decifrare, decrittare, decriptare: lessico generico (parole) e specializzato (termini)
Aggiornamento luglio 2014: questo post, scritto quando lavoravo come terminologa in Microsoft, è stato citato in una scheda di consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca, Deprecato in informatica. Sono stati inclusi alcuni esempi di stringhe dal Portale linguistico Microsoft che evidenziano scelte terminologiche incongruenti, che però sono relative a prodotti precedenti alla standardizzazione della terminologia italiana descritta nel post.