Ciaspoling, gommoning, divaning…

Un nuovo nome per le ciaspolate proposte da associazioni turistiche e attività commerciali in alcune località di montagna:

immagine di due ciaspolatrici e testo “CIASPOLING – Attività sportiva assimilabile al trekking ma sulla neve”

Ciaspoling è un tipico esempio di neoformazione ibrida ottenuta da base italiana, ciaspola, con il suffisso inglese –ing che identifica un’azione. In questo caso presumo che al suffisso venga attribuita la funzione ancora più specifica di identificare una pratica sportiva, grazie all’associazione ad anglicismi noti come jogging, trekking, hiking, curling, snorkeling, surfing, free climbing, nordic walking, skating, rafting, spinning…

È un caso palese di inglese farlocco, pensato da italiani per italiani che non sanno che in inglese l’escursionismo con le ciaspole si chiama invece snowshoeing.

Un altro pseudoanglicismo che usa lo stesso tipo di costruzione, base italiana gommone + suffisso inglese –ing, è gommoning, un’attività fatta a bordo di canotti su corsi d’acqua. In inglese si chiama rafting (diventa white-water rafting se prevede la discesa di rapide di fiumi e torrenti ➝ rafting in italiano). Lo pseudoanglicismo gommoning si differenzia però da ciaspoling perché ne viene fatto anche un uso spiritoso che ci si aspetta venga riconosciuto dai destinatari, come nel primo di questi due esempi: 

Continua a leggere   >>

Se le temperature sono “da record”

Qualche giorno fa Copernicus, il servizio di monitoraggio dei cambiamenti climatici dell’Unione europea, ha pubblicato i dati relativi al mese di gennaio 2025. Alcuni titoli sulla notizia, con un commento del climatologo e meteorologo Giulio Betti:

Immagine di carta europea con anomalie termiche e titoli: 1 Clima, Copernicus: “Gennaio 2025 è stato il più caldo di sempre”; 2 Nuovo record, mai così caldo anche a gennaio; 3 Mai così caldo, record storico per gennaio 2025; 4 Gennaio 2025, il più caldo della storia, 5 Gennaio 2025 il più caldo di tutti i tempi

L’intero commento di Betti:

Non so più come dirlo: scrivere che è stato “il gennaio più caldo di tutti i tempi” non solo è sbagliato, ma anche controproducente! Così sembra che gennaio 2025 sia stato il più caldo degli ultimi 4.5 miliardi di anni. Bisogna sempre riferirsi ad un periodo, altrimenti la fatica è doppia perché mi trovo a dover smentire le sciocchezze e le frottole dei negazionisti e a stigmatizzare titoli che non fanno altro che prestare il fianco alla galassia di chi sminuisce o non riconosce il grande problema rappresentato dal cambiamento climatico.

I dati di Copernicus rivelano che gennaio 2025 è stato, a livello globale, il più caldo dal 1979, l’anno in cui sono iniziate le osservazioni:

Continua a leggere   >>

Non italiani in treno? Preparate(vi)!

Alla Stazione Centrale di Milano biglietti e abbonamenti non devono più essere esibiti a controllori per poter accedere ai binari. Si passa invece attraverso tornelli con lettura automatica, simili a quelli della metropolitana. Per sveltire le code dei tabelloni luminosi invitano a preparare il biglietto.

La versione inglese, che ha sostituito il precedente TICKET CONTROL, è comprensibile ma inadeguata:

Cartello luminoso con la scritta in inglese DEPARTURES PREPARE YOUR TICKET

È stata usata la traduzione letterale del verbo italiano preparare che indica semplicemente che il biglietto deve essere a portata di mano (lo stato del biglietto non cambia: non subisce alcuna modifica).

In inglese, però, prepare something significa make something ready for use. Implica un’azione e/o una trasformazione, ad es. prepare a report o prepare a meal, e ha il senso allestire o predisporre per uso futuro. Si potrebbe dire prepare a ticket nel contesto di un’agenzia di viaggi per descrivere l’emissione di un biglietto cartaceo che poi verrà ritirato, mentre risulta incongruo per un biglietto che deve solo essere mostrato o avvicinato a un lettore. In questo caso di solito si dice have something ready.

Continua a leggere   >>

“Zar del Fentanyl”, “predatore”, “bro”…

Ho aggiornato alcuni post che descrivono falsi amici  con nuovi esempi di traduzioni superficiali, imprecise o senza senso nei media italiani.

Fentanyl Czar

Titolo del 3 febbraio 2025 ore 23:04 “Il patto Trump-Trudeau: elicotteri, 10mila uomini al confine e zar del fentanyl”

In seguito alle contrattazioni tra Canada e Stati Uniti per evitare dazi reciproci, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato alcune misure per combattere il traffico di Fentanyl, un oppioide sintetico che nel Nord America causa di molte morti per overdose, e si è impegnato a nominare un’apposita figura istituzionale che se ne occupi:

Canada is making new commitments to appoint a Fentanyl Czar

Come prevedibile, in italiano è apparsa la traduzione letterale ma priva di senso zar del Fentanyl, senza alcuna spiegazione.

Ho aggiunto questo esempio a USA: zar dei confini e ignoranza dei media, dove ho descritto un’accezione della parola inglese czar inesistente nell’italiano zar, con vari esempi d’uso. In sintesi, indica una persona che ha poteri straordinari o a cui è conferita un’autorità particolare in un determinato campo. Si direbbe che la parola piaccia molto a Donald Trump, che vi ricorre spesso, e probabilmente è il motivo per cui è stata usata anche da Trudeau.

Continua a leggere   >>

Lessico potenzialmente ingannevole: marcescenza

pianta di Quercus rubra (quercia rossa) con foglie secche sui rami

Questa giovane pianta di quercia rossa fotografata a fine gennaio ha una caratteristica che consente di rimarcare la distinzione tra lessico generico (parole che possono essere usate in vari contesti) e lessico specialistico (termini che identificano concetti specifici usati in ambiti settoriali).

Nel lessico comune la parola di registro elevato o letterario marcescenza ha un significato trasparente, molto simile a marciume. L’aggettivo corrispondente è marcescente e indica uno stato di decomposizione o putrefazione.

In botanica, un ambito specialistico, i termini marcescenza e marcescente hanno invece un altro significato, difficilmente intuibile, che identifica un fenomeno tipico di alcune piante caducifoglie, come alcune specie di quercia, di faggio e di carpino. In autunno le foglie di queste piante appassiscono e si seccano ma non cadono, permangono sui rami durante l’inverno e si staccano solo in primavera quando la pianta inizia a germogliare.

Continua a leggere   >>

Il “succo di cetriolo” dei tennisti

Due titoli di notiziola in tema tennistico:

Foto di Jannik Sinner in una pausa durante una partita con in mano una bottiglietta con tappo giallo e titolo "Da Sinner a Badosa, perché i tennisti usano il succo di cetrioli?". Vicino, altro titolo: "Da Sinner a Zverev, perché durante i match i tennisti bevono succo di cetriolo".

Il riferimento è a un prodotto commercializzato come Pickle Juice, una bevanda funzionale usata principalmente per combattere i crampi. È contenuta in una bottiglietta di plastica con il tappo giallo che la rende immediatamente riconoscibile.   

A quanto pare in inglese è stata argomento di discussione nei media e nei social. Pedissequamente hanno ripreso l’argomento anche alcuni media italiani che hanno tradotto pickle con cetriolo o con cetriolino sottaceto, ricorrendo alla corrispondenza più frequente “da vocabolario” ma senza fare alcuna verifica.

Pickle, che in inglese americano è il cetriolino e in altre varietà di inglese può indicare varie altre verdure sottaceto, è però anche il liquido di conservazione (aceto, salamoia o altro). È a questo che rimanda il nome del prodotto Pickle Juice che non contiene cetriolo, in nessuna forma:

Continua a leggere   >>

Misteri ministeriali: l’origine di alcolock

Nelle notizie sul nuovo codice della strada è ricorrente la parola alcolock. Identifica un dispositivo la cui parte visibile è un etilometro collegato al veicolo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.

Pensavo fosse uno dei soliti pseudoanglicismi usati a sproposito dai media, e invece è proprio il termine a cui ricorre il legislatore nel testo della Legge 25 novembre 2024, n. 177, Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, dove stabilisce che all’articolo 186 del codice della strada, Guida sotto l’influenza dell’alcool, venga aggiunto il seguente comma:

9-ter. Nei confronti del conducente condannato per i reati di cui al comma 2, lettere b) e c), è sempre disposto che sulla patente rilasciata in Italia siano apposti i codici unionali "LIMITAZIONE DELL’USO – Codice 68. Niente alcool" e "LIMITAZIONE DELL’USO – Codice 69. Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock conformemente alla norma EN 50436", di cui all’allegato I alla direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006 […]

Alcolock però non è un anglicismo: in inglese questi dispositivi si chiamano [breath] alcohol ignition interlock device (BAIID) o più brevemente ignition interlock [device] (IID) o alcohol interlock [device].

Continua a leggere   >>

Parole per un desolante lunedì di gennaio

ritratto ufficiale di Trump I media ci raccontano che il terzo lunedì di gennaio si chiama Blue Monday e ci vogliono far credere che è la giornata più triste dell’anno, ma è una bufala che non ha alcun fondamento scientifico. Se però si considera che oggi 20 gennaio 2025 inizia la seconda presidenza Trump, effettivamente c’è poco da stare allegri!

In tema, ricordo alcuni post con falsi amici immancabili nelle notizie di questi giorni dagli Stati Uniti:

Riporto anche alcune parole che in inglese vengono frequentemente usate in relazione a ciò che caratterizzerà la nuova amministrazione Trump. Mi dà lo spunto una vignetta di Mike Luckovich:

vignetta con 4 omini del Monopoly con sacchi di dollari a bordo di una lussuosa Cadillac degli anni 30 con statuina di Trump sul cofano; l’auto sfreccia in direzione INAUGURATION  

Continua a leggere   >>

Anisomorfismi animali (ma solo a parole!)

Sul social Bluesky c’è stata una discussione molto interessante che è partita da un commento dello zoologo Fabio Chinellato. Riguarda una schermata di avvio di Windows con foto di un rapace notturno e il testo Sapere qualcosa sui gufi potrebbe rivelarsi utile, prima o poi:

post di Fabio Chinellato con commento “È un Barbagianni ma sì, sono d'accordo. Condividiamo messaggi positivi!”

L’incongruenza tra il testo che fa riferimento ai gufi e l’immagine che mostra invece un barbagianni è sicuramente dovuta a una traduzione poco accorta dall’inglese.

Come ha spiegato Chinellato con dettagli e foto, in inglese la parola owl non indica solo il gufo ma genericamente anche qualsiasi rapace notturno come ad es. la civetta (little owl), il barbagianni (barn owl) e l’allocco (brown o tawny owl).

Ne avevo scritto anch’io tempo fa in Neologismi: allodole, gufi… ed early bird! ma riprendo l’argomento perché è esemplificativo di un caso vistoso di asimmetria lessicale tra inglese e italiano, più precisamente di anisomorfismo: l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati di una parola in una data lingua a tutti i significati di una parola in un’altra lingua.

rappresentazione gerarchica di iperonimo inglese “owl” e iponimi “eagle owl”, “little owl”, “barn owl” e “brown owl”, e rispettivi  nomi italiani
(nello schema solo alcuni esempi dei diversi tipi di owl)

Continua a leggere   >>

Dizionario di stile e di scrittura ora online

immagine dell’intestazione del sito del dizionario

Consulto spesso il Dizionario di stile e scrittura di Marina Beltramo e Maria Teresa Nesci, pubblicato da Zanichelli nel 2011 ma ora fuori catalogo e comunque disponibile solo in formato cartaceo. L’ottima notizia è che le autrici hanno deciso di renderlo consultabile online, gratuitamente.

Nella Presentazione trovate indicazioni su come è organizzato il dizionario, a chi è rivolto e quale materiale è disponibile.

“A differenza di un manuale di stile redazionale legato a un contesto specifico (ad esempio una casa editrice o un’azienda), che normalmente descrive solo lo stile editoriale da applicare nelle proprie pubblicazioni, questo dizionario intende offrire, per ogni aspetto trattato, un inventario di soluzioni praticabili (eventualmente commentate per quanto riguarda accettabilità, adeguatezza ed efficacia), fra le quali ciascun lettore può scegliere quella più vicina alle proprie esigenze e ai propri gusti”.

Continua a leggere   >>

Dizionarietto multilingue di parole nuove

copertina del Multilingual Dictionary of New Words e indice delle 30 parole italiane

È appena uscita l’ottava edizione del dizionario multilingue di parole nuove, a cura dell’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea e disponibile in versione inglese e francese.

Contiene 512 parole dalle 24 lingue ufficiali dell’Ue, in numero variabile per lingua, ad es. 30 voci per l’italiano ma 94 per il polacco. Per ciascuna parola è indicata la pronuncia, in alcuni casi registro e/o ambito d’uso, quindi definizione ed esempio d’uso nella lingua della parola, seguiti poi da definizione o parole equivalenti in inglese o in francese, a seconda della versione.

Il formato del dizionarietto è insolito perché le parole non sono raggruppate per lingua ma appaiono in ordine alfabetico, e si possono così trovare una dopo l’altra voci in alfabeti diversi. Esempio con le parole menučko in slovacco, μεταπανδημικός in greco, metaverso in italiano e метавселена in bulgaro:

Continua a leggere   >>

January brain e anglicismi “detox” di gennaio

Una nuova parola inglese che parecchie persone appena rientrate dalle ferie troveranno perfetta per oggi 7 gennaio:

Immagine di donna con la testa tra le mani, seduta a una scrivania piena di fogli, e definizione di January brain: “a feeling of tiredness and a lack of energy and motivation that some people experience when they go back to work in the new year after the Christmas holidays”

January brain identifica la sensazione di stanchezza diffusa e mancanza di energia e di motivazione che può caratterizzare il ritorno al lavoro nel nuovo anno dopo le vacanze di Natale.

È descritta in New words – 6 January 2025, una raccolta di nuove parole (neologismi e occasionalismi) di Cambridge Dictionary. Include anche un’altra parola inglese legata ai comportamenti di inizio d’anno: Quitter’s Day, il secondo venerdì di gennaio e giorno in cui la maggior parte delle persone lasciano perdere (quit) i buoni propositi dell’anno nuovo e ritornano alle vecchie abitudini.

Continua a leggere   >>

Prosternato con rossetto ai piedi di Trump

Esempi di notizie: 1 Vignetta su Jeff Bezos censurata dal Washington post, si dimette l’autrice; 2 La vignetta non pubblicata su Jeff Bezos che ha fatto dimettere una vignettista del Washington Post; 3 Bocciata la vignetta su Bezos e Trump, si dimette disegnatrice del Washington Post; 4 Censurata la vignetta con Bezos inginocchiato davanti a Trump.

È stata riporta anche dai media italiani la notizia che Ann Telnaes, nota vignettista americana, si è dimessa del quotidiano Washington Post dopo che è stata censurata una sua vignetta che raffigurava alcuni influenti personaggi americani in adorazione davanti a una statua di Trump, tra cui Bezos, il proprietario del giornale.

Telnaes ha motivato la propria decisione in Why I’m quitting the Washington Post, dove ha incluso anche una bozza della vignetta:

Vignetta che raffigura una statua di Trump su un piedistallo, davanti a cui c’è Topolino prostrato e in ginocchio con sacchi di dollari Bezos, Altman e Zuckerberg, e prostrato Soon-Shiong con labbra protruse e un rossetto in mano.

Continua a leggere   >>

WTF 2025!

vignetta con persone che brindano per festeggiare il capodanno sotto uno striscione con scritta 2025 e i primi tre giorni della settimana in inglese. Un uomo commenta in inglese: Starting 2025 with WTF? Perfect"

Nelle ultime settimane un mio post del 2017, Acronimi social: WTF, TFW e FTW, ha avuto un numero incredibile di visualizzazioni da parte di chi cercava spiegazioni per il meme virale in inglese che evidenzia la coincidenza tra le iniziali dei primi tre giorni della settimana di gennaio 2025, Wednesday, Thursday e Friday, e l’acronimo diffusissimo WTF.

Continua a leggere   >>

Parole dell’anno 2024, al di là dell’inglese

Immagine con parole dell’anno 2024 in inglese: manifest, brat, brain rot, demure
Immagine: dettagli di annunci di Word of the Year da Cambridge Dictionary, Collins Dictionary e Dictionary.com

Come ogni anno, anche alla fine del 2024 i media italiani hanno dato spazio alle word of the year annunciate da dizionari, media o altre istituzioni del mondo anglofono. Immancabili anche i fraintendimenti sui diversi criteri di scelta delle parole, come già descritto in Cos’è una “parola dell’anno” e come viene scelta.

Mi pare però che stavolta ci sia una novità: mai come quest’anno le parole inglesi del 2024 appaiono in gran parte irrilevanti per il lessico italiano, oppure sono indicative di fenomeni passeggeri o di nicchia (dettagli più sotto). Ho l’impressione che questo abbia in parte spiazzato chi invece avrebbe voluto descrivere neologismi di grande impatto e destinati a entrare nell’uso comune.  

Dalle parole dell’anno ci si aspetta infatti che siano particolarmente significative e simboliche dell’anno appena trascorso. Non per forza però devono essere nuove o esprimere nuovi concetti. Lo esemplifica efficacemente Le parole più usate nel web nel 2024 tra IA, guerra e meteo, un’analisi della linguista Stefania Spina specifica per l’italiano.

Parole rappresentative del 2024 in italiano

Spina ha usato gli strumenti e i metodi della linguistica del corpora per estrarre “parole chiave” (keyword) salienti per il 2024, ossia parole che nel web rispetto ai due anni precedenti hanno avuto una frequenza d’uso maggiore, misurata attraverso un indice cosiddetto di keyness.

Continua a leggere   >>